In un momento di così fervida riscoperta del pensiero di Carla Lonzi, con ri-pubblicazioni della sua opera e incontri in tutta Italia, questa decisione ci sembra ispirata a una mera scelta organizzativa.

La presenza del fondo di una delle più grandi pensatrici femministe del Novecento valorizza la stessa GNAM, grazie al lavoro di una generazione di giovani studiosi e studiose che nel suo pensiero trovano parole chiave per una politica culturale trasformativa della società stessa.
Avvertiamo quindi una lontananza o una scarsa valutazione dell’enorme valore di questo fondo che merita una collocazione adeguata al pari di quella che ha avuto fino ad ora.

Pur nella complessità della gestione di archivi privati e nel rispetto dei vincoli, riteniamo necessario cercare di trovare una soluzione, con l’obiettivo di giungere al risultato migliore ed alla possibilità di individuare la struttura e il metodo più consono alla conservazione e restituzione di parte di questa memoria del Novecento.

Da associazione femminista e di donne, che nell’Archivio di storia delle donne ha l’onore di gestire una parte di quella storia e di quella memoria, seguiremo con attenzione la vicenda auspicando il raggiungimento della soluzione più adeguata.