Dopo il convegno “Poesia Solidarietà Impegno. Ricordando Adrienne Rich a dieci anni dalla scomparsa”, tenutosi a Bologna nel marzo del 2022, arriva la pubblicazione di un libro ‘necessario’: “Adrienne Rich: passione e politica”, a cura di Rita Monticelli, Samanta Picciaiola, Maria Luisa Vezzali e Anna Zani, edito da Vita Activa Nuova.

Un’opera che arricchisce gli interventi delle massime esperte nazionali e internazionali, che si sono susseguiti in quella giornata, con contributi nuovi e inediti, capaci di evidenziare i vari ambiti in cui Rich è stata attiva e fondamentale: dal suo impegno antipatriarcale/anticoloniale/antiomofobico alla sua responsabilità nei confronti delle nuove generazioni; dalla profondità della sua ricerca poetica al dialogo con le sue traduttrici, alla complessità delle relazioni intessute. Un libro ‘necessario’ perché “Le parole di Rich sono così attese dalle studentesse e dalle giovani donne come motore di cambiamenti positivi e ispirazione di tutte le lotte per l’uguaglianza e la giustizia”. A tali esigenze di guide lucide e inesorabili risponde la pubblicazione di ‘Adrienne Rich: passione e politica’.


Adrienne Rich (1929–2012) è stata una figura centrale come poeta, saggista, insegnante, attivista per i diritti e l’autodeterminazione dei soggetti oppressi. La sua morte non ha corrisposto alla sua scomparsa dalla riflessione contemporanea, come dimostra l’ultima ristampa (Mondadori, maggio 2024) del suo fondamentale contributo femminista al tema della maternità ‘Nato di donna’, continuamente riproposto dalla sua data di uscita, nel 1976; la sua presenza nel volume ‘Sulle donne’ di Susan Sontag, recentemente pubblicato da Einaudi con prefazione di Benedetta Tobagi; il volume di Marina Camboni ‘Adrienne Rich. Poesia e poetica di un futuro dimenticato (Edizione Effigi 2023)’ e le innumerevoli iniziative che la riguardano nelle accademie italiane e straniere. In ambito letterario, tra i suoi saggi che hanno segnato la cultura delle donne e dei femminismi, resta fondamentale ‘Quando noi morti ci destiamo: la scrittura come re-visione’, in cui invita a scrutare la tradizione per individuarvi tutti i segni delle amnesie e delle violenze.

La sua idea di «politica del posizionamento» si è dimostrata precorritrice dei capisaldi del femminismo intersezionale, mentre ‘Eterosessualità obbligatoria ed esistenza lesbica’ precede le attuali teorizzazioni queer, riconoscendo l’eterosessualità come imposizione normativa politico-culturale, chiedendo un riconoscimento per i diversi orientamenti sessuali e ponendosi con forza contro lo sfruttamento maschile delle potenzialità creative, economiche ed emotive delle donne.


Il convegno è stato promosso dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, Master Gemma (Studi di genere e delle donne), Orlando Aps e il Centro di Documentazione delle Donne, in collaborazione con la Biblioteca Salaborsa,