Abbiamo accolto le istanze che vengono da molte parti dei movimenti delle donne coinvolte nei processi di pace e di riduzione degli armamenti, istanze che sono assi portanti della nostra stessa storia come associazione Orlando.
Nell’affermare la solidarietà con l’Ucraina invasa dall’esercito russo, ci diciamo pronte a contribuire sia a percorsi di accoglienza sia ad azioni e visioni, nazionali ed internazionali, che possano favorire la cessazione del conflitto. Allo scopo riteniamo essenziale richiamare i valori e i principi che le donne nel mondo hanno elaborato in pratiche decennali di approccio non violento ai conflitti, di apporto propositivo nei negoziati di riconciliazione e di pace, nonché di sperimentazione di forme di convivenze possibili tra popoli e gruppi sociali eterogenei.
Il riconoscimento e la valorizzazione di tali pratiche e del pensiero teorico femminista hanno portato nel 2000 alla Risoluzione 1325 dell’ONU, che afferma il ruolo importate delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti e nella costruzione della pace. Quella stessa risoluzione conteneva chiare indicazioni alle Nazioni Unite e agli Stati membri per la sua realizzazione, in particolare per il coinvolgimento delle donne promotrici di iniziative di pace nei processi di negoziazione.
Non si può dire che tali indicazioni siano state seguite. Le stesse Nazioni Unite denunciano il decremento progressivo negli ultimi vent’anni della presenza delle donne nei tavoli di pace. Al momento l’Ucraina ne è un esempio.
Chiediamo che la Risoluzione 1325 torni in primo piano e che l’Italia, l’Unione Europea e gli Stati membri si impegnino alla sua realizzazione nel conflitto in corso.
Davanti all’estrema gravità e sofferenza della guerra in Ucraina, il nostro impegno è di individuare chi si sta mobilitando insieme alle donne ucraine che stanno da giorni arrivando nel nostro paese, alle donne in Italia e in Europa che avvertono i rischi connessi alla riaffermazione della divisione di compiti e di ruoli tra donne e uomini e al disconoscimento di una forte potenzialità di pace rappresentata dalle donne. E del pari ci sembra necessario dare attenzione e supporto a quante tra le donne russe manifestano e si espongono sulla scena pubblica per il ritiro delle forze armate russe dall’Ucraina e per un effettivo e giusto negoziato.
In vista di incontri che avverranno a breve, perché quanto affermiamo non resti velleitario, i primi passi saranno rivolti a quelle reti italiane ed europee di donne che condividono le nostre affermazioni e si sono già messe all’opera.
Associazione Orlando
Comunicati a cui abbiamo aderito:
- LA CASA DELLE DONNE di Padova per la pace in Ucraina
- “Fermiamo la guerra” – l’appello dell’Assemblea della Magnolia
Per una panoramica dei differenti punti di vista, di seguito una raccolta in aggiornamento di comunicati e appelli di differenti realtà femministe a livello locale e internazionale.
- End War on Ukraine – Immediate Ceasefire – Remember All Wars – Women in Black
- Fermare l’aggressione di Putin. Appello del movimento femminista russo
- TRANSNATIONAL SOCIAL STRIKE PLATFORM
- AWMR Italia –Donne della RegioneMediterranea
- Non una di meno :: SCIOPERO CONTRO LA GUERRA, PER IL DISARMO!
Per segnalazioni di altri comunicati potete scrivere alla nostra mail di contatto in alto nel menù