Una biblioteca tutta per sé è il titolo del progetto proposto da Associazione Orlando/Biblioteca Italiana delle Donne – Istituzione Biblioteche di Bologna in collaborazione con Hamelin Associazione Culturale e Comunicattive, realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna.
Il progetto viene proposto con l’intento di di sensibilizzare ragazze e ragazzi su temi come violenza di genere, bullismo, omofobia, educazione alle differenze. Attraverso le storie – libri, fumetti, film, serie tv, musica – che nei tanti linguaggi multimediali raccontano di ragazze/ragazzi e parlano direttamente a loro, verranno avviate azioni di sensibilizzazione e acquisizione di consapevolezza di sé e delle differenze di genere, educazione alle proprie emozioni, al conoscere il proprio corpo e le sue capacità espressive, con l’obiettivo di combattere gli stereotipi e i pregiudizi sia sul maschile che sul femminile e imparare a rispettare l’altro/a, scoprire la sfera dei sentimenti, abitando insieme uno spazio, la storia e il patrimonio che custodisce.
La prima edizione del progetto si è svolta nel 2018: 50 adolescenti accompagnati da operatrici dell’Associazione Hamelin, della Biblioteca italiana delle donne e dell’Agenzia di comunicazione Comunicattive si sono ritrovati insieme in uno spazio dedicato per l’occasione solo a loro a discutere e confrontarsi sulle tematiche del progetto. I ragazzi e le ragazze si sono divisi in tre gruppi, ciascuno dedicato a un tema: relazioni, corpo e identità, violenza di genere. Insieme alle operatrici hanno affrontato questioni complesse: storie d’amore e di attrazione, parole e azioni violente e sessiste, pregiudizi sia sul maschile che sul femminile, relazioni possibili, identità in evoluzione, immaginari sociali, artistici e mediatici.
Sono stati organizzati tre incontri con autrici di discipline diverse, che sulle tematiche di genere hanno lavorato e riflettuto nel corso della loro carriera: la scrittrice Simona Vinci, la fumettista Julie Maroh, la performer e attrice Silvia Calderoni, a cui i ragazzi e le ragazze hanno fatto domande, chiesto spiegazioni, proposto opinioni differenti per immaginare insieme altri scenari. I ragazzi e le ragazze hanno incontrato anche Stefania Voli, assegnista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Firenze ed esperta di Gender Studies, che ha tenuto due lezioni sul tema della violenza di genere. Infine, il progetto ha proposto anche un laboratorio pratico per creare una fanzine.
Nel corso dei tre mesi di incontri, ricerche e discussioni, i ragazzi e le ragazze hanno raccolto materiale e lo hanno trasformato in #UBTXS la fanzine, una pubblicazione che riassembla creativamente i testi (citazioni delle ospiti incontrate, estratti da libri, riviste, immagini, videoclip, testi musicali) letti e analizzati durante il percorso, e contiene inoltre disegni e testi prodotti per l’occasione da ragazze e ragazzi, un breve racconto delle tappe del progetto, una analisi del sessismo nelle immagini pubblicitarie e una bibliografia ragionata di suggerimenti di lettura, ascolto e visione con titoli disponibili presso la Biblioteca Italiana delle Donne e/o nella biblioteche dell’Istituzione Biblioteche di Bologna. #UBTXS la fanzine è stata stampata in 600 copie, presentata durante l’ultimo incontro del progetto e messa in distribuzione in diversi luoghi della città – biblioteche, scuole, luoghi di ritrovo.
Il percorso ha permesso di affrontare e discutere insieme a ragazze e ragazzi di tematiche complesse in uno spazio differente, “safe”, diverso dalla famiglia e dalla scuola, come quello della biblioteca. Alla fine del percorso è stato somministrato un questionario in forma libera per raccogliere la loro opinione. Il progetto è piaciuto alla maggior parte dei/lle partecipanti (47,8% si + 30,4 % molto + 21,7% così così), gli argomenti affrontati sono risultati interessanti (52,2% si + 32,6 % molto + 15,2% così così) ed è stato apprezzato il metodo di lavoro (65,2% si + 13% molto + 21,7 così così). Moltissime le risposte positive sulla constatazione di aver scoperto e imparato qualcosa dal percorso e sulle tematiche affrontate, che possa essere utile per la loro quotidianità; sull’importanza di aver incontrato le tre ospiti e di aver potuto dialogare con loro in un confronto aperto e diretto.
A ragazze e ragazzi è piaciuto molto lavorare in gruppo e realizzare una fanzine collettiva che potesse contenere immagini, citazioni, suggerimenti di lettura/ascolto/visione individuati da loro durante confronti e riflessioni. Quasi tutte/i consiglierebbero il progetto a un amico/a; infine, molt* si sono res* disponibili per proseguire in caso di una seconda edizione. I risultati del questionario hanno confermato che il percorso intrapreso è stato apprezzato, oltre a evidenziare la necessità di affrontare temi complessi con approcci metodologici affini alle esperienze delle/i più giovani, aiuti nella riflessione e nella comprensione delle dinamiche per contrastarli.
2019 | si riparte!
Anche per il 2019 la Regione Emilia Romagna ha finanziato il progetto. Il percorso sarà simile a quello proposto nel 2018 con alcune novità: il coinvolgimento in un’attività peer to peer dei/lle partecipanti dell’edizione passata che si sono res* disponibili; la documentazione del percorso attraverso una narrazione video e l’organizzazione di una giornata di studi sulle pubertà [26 ottobre 2019].
Tre le fasi: tra maggio e giugno verranno organizzati gli incontri con le/gli insegnanti e ragazze e ragazzi per l’organizzazione dell’attività peer to peer. Da metà settembre a inizio ottobre si prevede una disseminazione dei contenuti e degli obiettivi di Una biblioteca tutta per sé in diverse Scuole di Bologna (Secondarie di Secondo Grado) attraverso incontri rivolti ai ragazzi e alle ragazze in orario scolastico. Infine, venerdì 11 ottobre partirà la terza parte del progetto: fino al 13 dicembre 2019, la biblioteca aprirà al venerdì pomeriggio solo per un pubblico under 18 che abbia voglia e desiderio di intraprendere un’attività extrascolastica. L’obiettivo è di far conoscere la biblioteca, la sua storia, il suo patrimonio librario e non solo, e lavorare insieme sui temi del progetto: bullismo, omofobia, educazione alle differenze, violenza sulle donne. Ragazze e ragazzi saranno accompagnati da alcune operatrici dell’Associazione Hamelin, della Biblioteca delle Donne e dell’agenzia di comunicazione Comunicattive per affrontare insieme i temi di sensibilizzazione, conoscere il patrimonio della biblioteca e produrre materiale di disseminazione. Saranno poi lasciate/i libere/i di studiare, leggere libri e fumetti presenti nella collezione della biblioteca, ascoltare musica, parlare di videogiochi, youtubers, radio, in un ambiente specializzato, dedicato per l’occasione solo a loro.
Dalle 15 in poi verrà proposto un programma di incontri/laboratori condotti da protagoniste e protagonisti di ambiti quali letteratura, fumetto, illustrazione, musica, ma anche youtubers e rapper che in questo momento rappresentano alcuni dei principali punti di riferimento delle/degli adolescenti. Il percorso laboratoriale prevede di attivare azioni di decostruzione dell’immaginario mediatico attraverso l’analisi e la lettura critica di materiali presenti in biblioteca e di altri testi dell’immaginario collettivo giovanile e conseguente costruzione di immaginari comunicativi alternativi. Questo insieme di nuove elaborazioni daranno vita alla creazione collettiva della seconda edizione di #UBTXS la fanzine attraverso l’esplorazione e la composizione creativa di frammenti tratti da libri, riviste, immagini, videoclip, testi musicali ma anche disegni e testi prodotti per l’occasione direttamente da ragazze e ragazzi. La fanzine e i risultato del percorso saranno presentati alla festa finale il 13 dicembre in biblioteca. La partecipazione è libera e gratuita per ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni. Il progetto rientra nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna.
info bibliotecadelledonne@women.it
Partner di progetto
Istituzione Biblioteche Bologna gestisce e coordina le biblioteche comunali presenti sul territorio cittadino, tra cui Salaborsa, Archiginnasio, Casa Carducci, Centro Amilcar Cabral e le biblioteche di quartiere.
Hamelin è un’Associazione Culturale che mette in relazione promozione culturale e pedagogia, lavorando in particolare con bambini e adolescenti attraverso la letteratura, il fumetto, l’illustrazione e il cinema. L’associazione fa parte della rete cittadina che si occupa di questi temi ‘Attraverso lo specchio’ e della rete nazionale ‘Educare alle differenze’.
Comunicattive è un’agenzia di marketing e comunicazione gender oriented impegnata a usare un linguaggio attento alle differenze di genere e per questo più inclusivo. L’agenzia fa parte della rete cittadina ‘Attraverso lo specchio’ ed è una delle agenzie curatrici del progetto di sensibilizzazione maschile sulla violenza contro le donne NoiNo.org.