Queste proposte vogliono contribuire a dare visibilità alle lingue tutte, compresi repertori linguistici che restano muti e invisibili all’interno dello spazio pubblico, come le lingue delle cittadine e dei cittadini che hanno una storia di migrazione.
La Biblioteca italiana delle donne e Orlando presentano il podcast “Attraversate: crossing linguistico letterario al femminile”.
Lina Scarpati Manotas ha raccolto in quattro podcast le voci di: Graziella Sidoli, Barbara Herzog, Adriana Onita e Sana Darghmouni. Donne di diverse provenienza che raccontano il loro processo di creazione letteraria ed artistica e, in esso, la propria visione della lingua madre e dell’italiano, come lingua in cui sono cresciute come parte integrante di questa società o lingua appresa, comunque lingua di adozione che in certi casi diventa pure una propria e vera seconda lingua madre.
BIOGRAFIE
Graziella Sidoli
Graziella Olga Sidoli si coloca in tre mondi linguistici, culturali e letterari. La lingua di nascita è quella italiana, ma poi emigra in Argentina e cresce parlando lo spagnolo per poi maturare nella lingua inglese. La traduzione è un suo spazio esistenziale e professionale. A livello di scrittura, si emancipa al momento della sua prima raccolta poetica intitolata “Il male nei tigli” (Puntoacapo, 2021). Studiosa di Lingue, Lettere e Comparatistica, Graziella si trasferisce a Bologna nel 2014, dove ora risiede e si dedica alla scrittura giornalistica, la saggistica, la traduzione e la poesia.
Barbara Herzog
La sua storia in Italia inizia da ventenne, quando si trasferisce dalla Svizzera. A Bologna si laurea in Lingue e letterature straniere con una tesi in Letteratura africana. È traduttrice ed interprete in italiano, inglese, tedesco francese ed spagnolo; scrittrice di poesie, racconti, recensioni, articoli e sostenitrice dei diritti umani. Durante questi 28 anni in Italia, la nostra ospite ha pubblicato: “Sopravvento” (ed. Raffaelli, 2012); “Se non nel silenzio” (ed. L’arcolaio, 2015); “Nada Más” (ed. Puntoacapo, Italia, 2021); “Pétalos de asombro” (Nueve editores, Colombia, 2022) e “Riflesso/Reflejo” (Los Confines, 2023). E inoltre ha tradotto dallo svizzero-tedesco in italiano la raccolta di poesie “Öpper het mini-Chnöche vertuuschet” (Qualcuno ha scambiato le mie ossa) di Ursula Hohler (ed. Capire, Italia, 2020).
Sana Darghmouni
Sana Darghmouni è dottoressa di ricerca in Letterature comparate dell’Università di Bologna dove insegna lingua araba. Ha insegnato all’università di Ca’ Foscari a Venezia e all’Università per stranieri di Perugia. Traduce poesia araba. Tra i libri pubblicati: “Arabo per affari”, Hoepli 2016 e “Kalima”, Le monnier mondadori 2019. Tra le sue traduzioni troviamo: “Dalla biografia dei giorni smarriti”, della poeta libica Samira Albouzedi 2022, di Felice Edizioni, Martinsicuro e “L’idea del fiume” dello scittore marocchino Hassan Najmi, 2023, Astarte edizioni.
Adriana Oniță
Adriana Oniță (1990) è nata in Romania, cresciuta in Canada e adesso vive in Sicilia. Scrive in inglese, rumeno, spagnolo, francese e italiano. Le sue poesie multilingue sono state premiate e pubblicate su varie riviste fra cui “The Globe and Mail”, “Tint Journal”, e “CBC Books”. È l’autrice di due libri chapbook di poesia, “Misremembered Proverbs” (above/ground press, 2023) e “Conjugated Light” (Glass Buffalo, 2019). Nel 2016, ha fondato “The Polyglot”, una rivista e casa editrice multilingue che ha pubblicato oltre 220 poeti, scrittori, traduttori e artisti in oltre 55 lingue. Adriana insegna, traduce, organizza eventi culturali, e lavora per il premio più grande di poesia al mondo, the “Griffin Poetry Prize”. Per scoprire il suo lavoro, visitate adrianaonita.com.
Lina Scarpati, curatrice del podcast
Giornalista e scrittrice colombiana specializzata in marketing culturale all’Università di Bologna, inizia la sua vocazione letteraria nella Rivista Viacuarenta (pubblicazione colombiana di ricerca culturale), che riprende in Italia entrando a far parte dello storico Gruppo ’98 Poesia, collettivo bolognese di poete femministe, dove indaga e scrive sulla visione interculturale di una donna immigrata e sul ruolo della donna nella società italiana. La sua raccolta di poesie inedite intitolata “Parole Radicate” è stata selezionata all’interno del prestigioso Festival PoemaRio (Colombia). Attualmente, fa parte della redazione della Fanzine e del blog dell’associazione Versante Ripido, attraverso la sua rubrica “Spirali”. Scrive articoli e reportage di politica internazionale, femminismo e cultura per giornali e portali di notizie colombiani come EL Heraldo, La Silla Vacía e Noticias Ya! Finalista alla sezione Poesia performativa ed orale del Premio Bologna in Lettere (2023). Lavora come consulente di comunicazione e marketing a Bologna.